Il miele più antibatterico

si estrae dal mirto australiano

Il miele del mirto australiano della specie ‘Leptospermum polygalifolium’ è il nettare con le proprietà antibatteriche più potenti del mondo, e gli studiosi del Queensland Alliance for Agriculture and Food Innovation (QAAFI) che hanno guidato lo studio affermano che è così efficace che ne basta una piccola quantità per scongiurare un’infezione: composti a base di questo miele potrebbero quindi essere utilizzati per sconfiggere le infezioni antibiotico-resistenti in luoghi particolarmente sensibili come gli ospedali e le case di cura che, se non opportunamente trattate, possono portare a complicazioni anche serie. A fare la differenza sarebbe la presenza di livelli molto elevati di Methylglyoxal (MGO), superiori alle quantità contenute nei vari mieli di Manuka, di origini neozelandesi e già rinomati per le loro proprietà antibatteriche.

Lo speciale mirto cresce lungo la costa orientale australiana dalla costa meridionale del New South Wales: “In alcuni lotti abbiamo rilevato la presenza di MGO superiore a 1750 milligrammi per ogni chilo di miele. Questo renderebbe questo tipo di miele uno dei più antibatterici al mondo”, spiega Carolyn MacGill, amministratore delegato dell’Australian Organic Honey Company & Medi Bioactive Australia, che ha collaborato allo studio.

Per avere un composto in grado di combattere le infezioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), ovvero le comuni infezioni batteriche presenti negli ospedali e nelle case di cura che ospitano anziani – e in generale persone col sistema immunitario debole – sono sufficienti quantità di MGO pari a 500-1750 mg/kg: “Gli alti livelli di presenza del composto anti-infezione presente in questo tipo di miele – spiega Yasmina Sultanbawa del QAAFI – ha fatto sì che, in studi in vitro, siamo stati in grado di inibire completamente lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) con una quantità relativamente piccola di nettare”.

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